Il filmato documenta un’antica usanza diffusa ancor oggi nel Cantone Appenzell, in Svizzera. La comparsa degli Alter Silvesterklausen avviene in concomitanza con il capodanno giuliano, il 13 gennaio, perché a quanto pare, i montanari di lassù rifiutarono la riforma del calendario voluta da Papa Gregorio XIII nel 1582 e continuarono a voler celebrare il vecchio capodanno. Tre grandi categorie di maschere partecipano al rito, i meno brutti (Schö-Wüeschti), i belli (Schöne) e i brutti (Wüeschti), che in piccoli gruppi (in genere formati da 6 persone) sono impegnati dalla mattina alla sera lungo un giro di questua. I meno brutti sono uomini selvatici interamente coperti di fronde di abete bianco e di edera, i belli indossano un costume colorato e un vistoso copricapo con splendide rappresentazioni miniaturizzate di vita popolare; i brutti indossano una maschera spaventosa ricoperta di pece con orbite e denti formate da ossa di animali e un abito costituito da pelli di capra ricoperto di rami, corteccia e muschio. Le maschere giungono presso le abitazioni del villaggio scampanando fragorosamente e poi si compongono silenziosamente in un cerchio intonando per tre volte uno Zäuerli, ovvero un particolare tipo di jodel privo di parole, ed augurano il buon anno. Ad indossare tali costumi sono solamente uomini. L'usanza rappresenta la lotta tra Bene e Male, Fortuna e Disgrazia, Prosperità e Fame. Si tratta di un'usanza di origine pre-cristiana, che anticamente doveva servire a propiziare il risveglio della natura e il buon raccolto.
I copricapo dei "belli" sono decorati riccamente e richiedono un lavoro spesso superiore alle 100 ore: le "Wiiber" (le donne) indossano cuffie riccamente adornate con figure, mentre gli uomini portano strutture intagliate e pitturate sul piano del copricapo che rappresentano scene di vita popolare. Le Wiiber indossano una cinta con campanelli sferici, mentre gli altri portano sul petto e sulla schiena enormi campanacci da mucca.
Il Museo degli usi e costumi custodisce testimonianze del passato e delle usanze di tale località come l'artigianato, l'officina del secchiaio, la selleria, la stanza della musica, le abitazioni e la vita domestica, i costumi regionali, i ricami, la pittura contadina dagli inizi fino all'età moderna.
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