Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

martedì 26 maggio 2015

Mirabilia d'Abruzzo - Alba Fucens

 
 


Il sito archeologico di Alba Fucens sorge in prossimità della via consolare romana Tiburtina-Valeria. Nel 303 a.C, dopo la sconfitta degli Equi, i Romani fondarono la colonia di Alba e destinarono al nuovo abitato 6000 coloni, a cui venne assegnato un appezzamento di terra da coltivare. Durante la guerra sociale (90 a.C) la città rimase fedele alla capitale e ottenne il titolo di municipium. Importante punto di snodo, il sito fu frequentato fino al VI secolo d.C, quando una serie di calamità naturali determinò il progressivo abbandono dell’abitato.

Le prime campagne di scavo furono condotte da Jean De Ruyt, che coordinava il gruppo di lavoro dell’Univerità belga di Lovanio, in un arco di tempo compreso tra il 1949 e il 1979. Gli scavi degli ultimi anni, gestiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo e da università italiane ed estere, hanno portato alla luce nuove aree del grande abitato italico, tra cui il santuario di Ercole.
All’interno del santuario di Ercole è stata rinvenuta una statua marmorea di Herakles epitrapezios, ovvero Ercole a Banchetto, attualmente conservata nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Chieti.
 
 
Per altre informazioni vedi:Albafucens.info

martedì 12 maggio 2015

Semplicemente Unico - Il Castello di Roccascalegna (CH)


Da "L'Abruzzo che ci piace":

E' uno dei più suggestivi e possenti castelli abruzzesi. Si erge superbo su uno sperone roccioso da cui domina il caratteristico borgo medievale di Roccascalegna, il vallone del Rio Secco e l'ampia vallata del Sangro. La sua origine è molto probabilmente legata ai Longobardi che intorno al V/VI secolo fortificarono la rocca,successivamente passò sotto gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi e man mano la struttura assunse un aspetto più elaborato. Più tardi appartenne ai Caraffa, ai De Corvis, ai Nanni e ai Nanni-Croce che mantennero il castello dal 1806 al 1980, quando lo donarono al Comune. Il maniero è stato nei secoli rimaneggiato e restaurato; la configurazione attuale è frutto di importanti lavori completati nel 1996.
L'impianto tuttora dominante nel complesso risale al periodo Angioino-Aragonese (XV sec.) con evidenti stratificazioni risalenti a varie epoche. Il castello è caratterizzato da una pianta irregolare ed articolata che segue l'andamento dello sperone di roccia su cui è arroccato e si trova racchiuso entro possenti mura di cinta addossate allo strapiombo. Alla fortezza si accede salendo una lunga gradinata che conduce al ponte levatoio e quindi al portone, realizzato in rovere massiccio. Entrati nel vestibolo, che ha il pavimento in mattoni disposti a spina di pesce, si nota subito la torre di sentinella, proseguendo sulla gradinata, che attraversa alcuni ambienti rettangolari, si giunge alla torre del carcere, poi a quella Angioina,all'ambiente chiesa, alla torretta di avvistamento e continuando lungo il camminamento si raggiunge il portone. Una visita veramente unica ed emozionante che fa rivivere il fascino del mondo medievale. Attualmente, il castello è adibito anche a spazio espositivo e ospita manifestazioni culturali, anche all'aperto.

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