Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

La mia foto
Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

martedì 30 agosto 2011

Il Montaggio - 2

In questi post che riguardano il montaggio non mi soffermo sull’editing video e i relativi software dedicati, in quanto sono argomenti facilmente reperibili su altri siti e blog, è mia intenzione darvi consigli di natura pratica per ottenere un prodotto gradevole da mostrare ad amici e parenti.

I film di viaggio, i documentari e i film di vacanze sono quelli che piacciono soprattutto ai dilettanti e che spesso sono realizzati senza una sceneggiatura o con una sceneggiatura schematica come ho già avuto occasione di parlarne. In linea generale questi film sono più facili da montarsi di quelli con una trama: i cosiddetti film a soggetto.

Nei film a soggetto, poi, a parte la sceneggiatura, lo sviluppo dell'azione stessa può guidare nella scelta dei punti dove tagliare, mentre nei film di viaggio è spesso questione di preferenza e di gusto personali. Ma la maggior libertà nella scelta rende alle volte le decisioni più difficili. 
L'ordine di presentazione del soggetto, ammettendo che non sia stato stabilito in precedenza, viene determinato in funzione del resto del film. Si possono riunire le riprese nel loro ordine cronologico o secondo un ordine dì luogo, e restano ancora altre possibilità. Se avete una o parecchie riprese della stessa scena, sapete che è in genere cosa migliore, anche in un documentario, di mettere un campo lungo prima di uno ravvicinato, in maniera di mostrare una visione generale, prima di far vedere qualche dettaglio. Sarà più facile così evitare i cambiamenti d'angolo o di distanza troppo bruschi.

La durata delle riprese è una questione altrettanto importante, la lunghezza media dev'essere però generalmente più grande, perchè il valore delle scene, in questo genere di film, risiede essenzialmente in elementi figurativi, formali ed estetici (l'aspetto narrativo passa in subordine). Ciò nonostante guardatevi dalle riprese troppo lunghe e decidete la durata di ciascuna di esse secondo le sue qualità e l'interesse che potrà suscitare. Imparate a realizzare riprese più lunghe di quello che ritenete possa servire, questo vi darà modo di avere maggior margine per poter tagliare e quindi decidere la lunghezza dei vari quadri.

Nei film di viaggio sono molto frequenti le panoramiche e zoomate. Esse devono però sempre cominciare e finire ,come ho già detto in un altro post, con una inquadratura interessante. Se la successione d'immagini risulta un po' monotona ovvero termina bruscamente su un punto senza rilievo, eliminatela oppure tagliatela là dove inizia ad essere noiosa. La direzione della panoramica nelle differenti riprese, è altrettanto importante quanto quella del movimento attraverso lo schermo. Non mettete mai vicine due riprese nelle quali la cinepresa svolge panoramiche in senso opposto (alcuni software di montaggio permettono di invertire il senso della panoramica, qui però bisogna fare attenzione che nella ripresa non ci siano oggetti in movimento). Le panoramiche che si seguono l'una all'altra nella medesima direzione, possono invece essere molto gradevoli.
Anche un paesaggio molto bello, di impeccabili qualità fotografiche, può divenire però monotono se è montato senza immaginazione. Dei primi piani dettagliati di persone o cose, sono molto utili ed aiutano a creare un ambiente e a rendere una scena più viva. L'elemento sorpresa è pure un mezzo efficace.

Errori comuni in fase di montaggio:
1)      L’inversione di campo - il soggetto inquadrato cammina da destra verso sinistra, nell’inquadratura successiva cammina da sinistra verso destra, il pubblico ha l’impressione che il soggetto torni indietro. Per evitare l’errore è sufficiente inserire fra le due un’inquadratura neutra per esempio un primo piano frontale o un’inquadratura “soggettiva” cioè una ripresa di quello che vede l’attore con i suoi occhi;
2)      Il doppione - è la ripetizione di un immagine o un’azione dovuta ad un errore di stacco tra due inquadrature, per esempio quando si ottengono due inquadrature tagliando una carrellata reale o con lo zoom, una panoramica o un piano sequenza. Il modo migliore per evitare l’errore è eseguire il taglio della ripresa direttamente sulla time line e non nello story-board;
3)      Il salto di scena - provocato dall’arresto della macchina da presa e il successivo riavvio. Rimanendo costante l’inquadratura lo spettatore vedrà un salto ingiustificato nei movimenti di scena. Si dovrà eliminare l’inquadratura precedente o quella successiva, la scelta al montatore;
4)      Insufficiente od eccessiva variazione di quadro - nel passare da un’inquadratura all’altra, per modificare il punto di vista, è necessario che vi sia una sensibile differenza. Un punto di vista variato di poco crea uno sgradevole effetto visivo di salto di posizione. Se si inquadra un soggetto in campo lungo, poi facciamo seguire un primo piano o un dettaglio, gli spettatori non capiranno a cosa si riferisce il secondo quadro;
5)      Continuità - poiché le riprese sono effettuate in tempi e luoghi diversi, evitare di abbinare due inquadrature dove per esempio vostro figlio nella prima indossa una t-shirt e nella seconda una camicia;

Di volta in volta inserisco scene di miei filmati che mostrano quello che si può ottenere con un minimo di tecnica e che siano interessanti, per gli appassionati di viaggi, dal punto di vista dei luoghi rappresentati. 

I Fari di Cape Cod
dal Film "Cuore d'America"


Provincetown Harbor è un grande porto naturale al largo della città di Provincetown, Massachusetts. Il porto è in gran parte profondo 27 m e si estende circa un miglio da nord a sud e due miglia (3 km) da est a ovest, cioè, una grande ciotola  senza un canale dragato necessario per l'ingresso e l'uscita dei natanti.

Il Breakwater West End, o diga, costruita nel 1911 dalla US Army Corps of Engineers,per proteggere il porto di Provincetown dalle sabbie mobili delle dune, è aperto al pubblico per camminare ed esplorare la punta della penisola di Cape Cod.
La diga si trova immediatamente di fronte al memoriale del primo approdo dei Padri Pellegrini a Cape Cod.


http://www.lighthouse.cc/woodend/history.html
http://www.lighthouse.cc/highland/history.html
http://www.nausetlight.org/
http://www.rudyalicelighthouse.net/MassLgts/Sisters/Sisters.htm
http://www.lighthouse.cc/chatham/history.html

sabato 27 agosto 2011

Il Montaggio - 1

Diceva Stanley Kubrick: "Tutto quanto precede il montaggio è semplicemente un modo per produrre una pellicola da montare".

Il montaggio di un film, lungo o corto che sia, è considerato l’arte del “taglia” e “cuci”: tecnica che mediante la giusta combinazione dei quadri, delle scene, delle sequenze apporta senso, forma, ritmo e significato al filmato.Tuttavia il cinema per i primi 15 anni della sua vita ha quasi ignorato questa tecnica.Oggi  il montaggio  è considerato non solo un elemento essenziale del “linguaggio cinematografico  e televisivo” ma anche il più specifico: quello che da il tocco finale all’intero prodotto audiovisivo.  
A seguire 2 clip: la prima rappresenta il girato originale, la seconda il risultato dopo il montaggio.
Questo esempio denota come un semplice montaggio riesca ad attrarre maggiormente lo spettatore.

Questo breve filmato si riferisce all'Abbazia di S. Maria di Vezzolano, in provincia di Asti.
Da Wikipedia:
Vi sono diverse ipotesi sull'origine del nome e della località, tra le quali l'apparentamento con la gens Vetia o al centro di Vézelay in Francia, dove già al tempo di Carlo Magno esisteva un'abbazia soggetta a Cluny. Probabilmente è più attendibile l'origine medioevale o regionale del toponimo da Vezola o Vetiola nel significato di recipiente d'acqua dato che nelle vicinanze dell'edificio scorre un ruscello.
Secondo una leggenda la fondazione della chiesa risalirebbe a Carlo Magno; secondo la versione più attendibile, l'imperatore nell'anno 773 stava cacciando nella selva di Vezzolano, quando improvvisamente gli sarebbero apparsi tre scheletri usciti da una tomba, provocandogli un notevole spavento. Aiutato da un eremita invitato a pregare Maria Vergine, egli volle edificare nel luogo dell'apparizione una chiesa abbaziale.
Secondo una ricostruzione storica si può pensare che fosse già esistente in epoca longobarda e che sia stata successivamente ingrandita godendo sempre di più di fama e ricchezza. Nel X secolo l'abbazia venne distrutta dai Saraceni, ricostruita e nel 1002 donata da Arduino re d'Italia a Oddone di Bruzolo che la diede in eredità ai suoi discendenti i quali la cedettero nel 1095 al preposto di Vezzolano. L'abbazia venne abitata da religiosi fino agli inizi dell'Ottocento, durante la dominazione napoleonica.




giovedì 25 agosto 2011

Il Blog riprende il suo corso


Buongiorno a tutti, eccomi dopo un periodo di pausa: una lunga vacanza in cui ho accumulato nella mia camcorder il materiale video che mi servirà nella realizzazione dei prossimi film in progetto.
E voi? Avete terminato le vacanze? Siete pronti a montare le vostre riprese video?
Prossimamente scriverò su questo argomento, intanto iniziate a fare una cernita delle vostre riprese, buon divertimento!

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