Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

sabato 26 marzo 2011

La musica

La forma più semplice di sonorizzazione di un film è la musica, non si può mettere in discussione la sua enorme forza espressiva.
Sfruttata nel modo più semplice, come sottofondo, senza cioè affidarle nessuna partecipazione diretta alla narrazione; essa rende la presentazione di un filmato più simpatica ed avvincente.
Con gli attuali software di montaggio diventa molto semplice creare dissolvenze fra un brano e l'altro, modificare il volume in funzione dei rumori originali di ripresa ecc.
Vediamo ora come la musica possa essere usata come elemento attivo in una sequenza.
Si vede il protagonista del film nel suo ufficio; una musica del magreb subentra gradualmente: gli spettatori comprenderanno che lui sta pensando al Marocco (meta del viaggio che vogliamo raccontare); poi aumentiamo gradualmente il volume mentre il quadro successivo ci mostra il protagonista a Marrakech.
Dei brani di jazz potranno servire a rendere l'idea di una serata al pianobar dell'albergo.
Si possono per esempio utilizzare brani molto noti, per associare le riprese ad una determinata atmosfera.
Per esempio una passeggiata in campagna può essere accompagnata dalla "Pastorale di Beethoven" (Sinf. n° 6).; oppure la vista delle strade di Casablanca con il sottofondo dell'omonima canzone, farà subito capire agli spettatori dove ci troviamo.
Con questi semplicissimi esempi ho mostrato come con la musica sia possibile dare chiarezza di fatti e situazioni evitando di girare scene difficili o inutili.
In conclusione dobbiamo però dire che la scelta dei pezzi più indicati non è cosa facile: occorrono sensibilità ed esperienza ed una certa quantità di competenza musicale.
Nella vostra cerchia di amici e parenti ci sarà sicuramente qualcuno dotato di questi requisiti, fatevi aiutare!

2 commenti:

  1. La musica credo sia determinante per "racchiudere" immagini ed emozioni e lunghi silenzi, la scelta non è poi così difficile per chi ama il cinema e la musica, dal mio punto di vista il film andrebbe prima visto senza il sonoro delle parole, guardato attentamente e soprattutto vedere bene i colori delle scene, il cielo, se di giorno, di notte, con luna o senza, soprattutto le espressioni dei volti degli interpreti, se capti emozioni sarà più facile abbinare la musica giusta. Quello che sto notando negli ultimi film, è che la musica sovrasta il dialogo e questo non va bene, il dialogo deve essere accompagnato non "coperto".
    Cosa ne pensi?
    p.s. come faccio a seguirti, ho cliccato su segui ma non appare la classica pagina con su scritto "segui" "esci"
    Grazie

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  2. Innanzitutto ti ringrazio per la visita al mio blog che è rivolto principalmente ai neofiti della settima arte e che non danno per scontato certe procedure per ottenere un buon prodotto. Per quanto riguarda il commento musicale che sovrasta il dialogo o il commento parlato, presumo che ciò derivi dall'utilizzo del sistema Dolby 5.1 con l'aggiunta del doppiaggio; infatti nei film in lingua originale con la colonna sonora aggiunta sul parlato di ripresa ho notato che il fatto è molto meno evidente; però quello che sto dicendo è una supposizione del tutto personale.Per il "segui", ritenta, forse sarai più fortunata, non so dirti altro. Comunque puoi aggiungere l'URL del mio blog nei preferiti del tuo browser.

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