Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

giovedì 24 marzo 2011

Il film documentario 2

Alla base di un docufilm c’è sempre un’idea. Cos'è che voglio raccontare? A che tipo di pubblico voglio rivolgermi? Quali e quante informazioni voglio dare? Le risposte a queste domande decideranno lo stile del vostro film. Se vi appassionano i documentari potete comprendere quello di cui sto scrivendo, ripensando a quelli che avete visto al Cinema, in televisione o su Dvd specifici come per esempio le varie collane (Città del mondo / Le Alpi ecc.) in vendita nelle edicole.
Fare una cosa “seria” è difficile, senza rischiare di essere noiosi. L'obiettivo che più semplicemente e felicemente potete ottenere in quanto documentaristi amatoriali è la leggerezza.
Date libero sfogo alla fantasia e persino non abbiate paura di copiare, e tirate fuori un’idea divertente e accattivante per rendere più appetibile il vostro filmato. Per mostrare le bellezze di una città o di un luogo interessante potreste decidere di usare un "conduttore" (vostra moglie o vostro marito, un amico o un amica), alla stregua di Alberto Angela o Mario Tozzi. Ma non esagerate: fate in modo che a raccontare il vostro filmato siano sopratutto le immagini, la musica, gli effetti ambientali, magari una voce fuori campo o delle scritte.
Se vi documentate bene, scrivete un testo che potrebbe guidarvi durante le riprese e una volta tornati a casa perfezionatelo secondo l'andamento del montaggio facendolo poi speakerare, da vostra moglie/marito o amica/amico o parente. Personalmente, preferisco utilizzare me stesso come voce fuori campo (visionate gli estratti dei miei film); la voce narrante, a volte, può distrarre da riprese non eccellenti.
Per concludere: prima di fare il viaggio in un luogo che non avete mai visitato cercate informazioni sugli usi e costumi degli abitanti del luogo, sulla geografia e la politica, sui personaggi importanti e famosi che in quella terra sono nati. Per raccogliere questo tipo di documentazione basta andare in rete (internet). Potete anche dare un'occhiata come altri hanno ripreso gli stessi luoghi che vi interessano, su Youtube . Tutto questo bagaglio di informazioni può così farvi venire in mente degli stili di narrazione, una scaletta, una storia, da usare come filo conduttore del filmato. Annotate tutto questo su un quadernetto tascabile da tenere sempre con voi: ecco la falsa riga della sceneggiatura.
Quindi sta tutto nella vostra fantasia e nella vostra voglia di documentarvi.

2 commenti:

  1. Non faccio filmati ma foto, e le faccio in modo tale che possano raccontare ciò che vedono i miei occhi e quale l'emozione che mi provocano. Il documentarsi prima di un viaggio, che sia nazionale o internazionale, trovo che sia normale, ho visitato una riserva indiana in Arizona e prima di andare mi sono informata attentamente sul popolo dei Navajo, soprattutto sul come porsi, senza sfida ma con sicurezza, gentili ma non servili, trattarli come persone e non come fenomeni, alla fine è questo ciò che conta essere educati e sentirsi umani. Anche noi per loro siamo "diversi" la differenza è che loro credono ancora nelle tradizioni e nel rispetto dell'individuo, noi bianchi....
    Con me sono stati dolcissimi e disponibili.
    Ciao Buon pomeriggio

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  2. Ho trovato il tuo blog durante la ricerca in internet. Anche io sono un produttore video. L'articolo è molto interessante e suggerimenti.

    Andreas

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