Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

sabato 2 aprile 2011

Il commento parlato

Abbiamo visto come la musica dia forza espressiva al film, ebbene, ulteriore forza la otterremo aggiungendovi il commento parlato.
Nella realizzazione del libretto di montaggio (sceneggiatura post riprese) dovremo riservare una colonna in cui scrivere man mano, di seguito a ciascun quadro, le varie parole che si riferiscono al quadro stesso.
Il commento è un metodo assai comodo cui si affidano la maggiorparte dei cineamatori ( documentaristi); esso infatti non richiede una sincronizzazione strettissima con le immagini, in quanto la voce del commentatore accompagna semplicemente il racconto che viene presentato dalle immagini.
Alcuni esempi di commento potete ascoltarli visionando le clips della mia Gallery.
Un buon commento può dare un ritmo scorrevole e rapido alla narrazione.
Sfruttando abilmente il commento, il cineamatore troverà facilitato il suo lavoro di post produzione: bisogna però che egli abbia assimilata comunque la tecnica della narrazione per immagini, così da sapere come usare il commento nel modo migliore in relazione, come sempre, alla concisione, alla scelta del tempo ed all'equilibrio e cioè facendo in modo che il commento accompagni unicamente l'azione e non si sovrapponga alla parte visiva del film, errore in cui è facile cadere.
Potrà capitare di trovarsi di fronte a scene che, pur possedendo ottime qualità estetiche, risulterebbereo troppo complesse per una comprensione immediata se non fossero opportunamente commentate; ma anche in simili casi sarà bene non dimenticare mai i presupposti essenziali della tecnica di svolgere i racconti mediante le sole immagini. Usando il commento, in conclusione, dobbiamo sempre ricordare che non stiamo scrivendo una commedia o un reportage da mettere in onda alla radio, ma un film: un film più il suo commento.

2 commenti:

  1. Ciao Italo, non sai quanto questo post mi isa utile in questo momento. felice di averti "incontrato" e in bocca al lupo per il blog!

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