Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

venerdì 13 maggio 2011

Il sottofondo musicale

Cari amici che seguite il mio blog, ecco che dopo avervi presentato alcune mie sequenze, ritengo significative, sugli argomenti trattati in precedenza; ritorno a intrattenervi con argomenti didattici.Riprendo il discorso già iniziato qualche tempo fa inerente il commento sonoro e più precisamente il sottofondo musicale.In linea di massima tutti coloro che assistono alla proiezione di un film familiare sono inconsciamente condizionati dalla assuefazione acquisita attraverso la televisione e gli spettacoli cinematografici a vedere sempre immagini in movimento accompagnati da suoni.Come il suono è atteso quando si vede tirare la fune legata al batacchio di una campana, così senza rendersene conto lo spettatore s'aspetta che l'azione e l'atmosfera di un film, sia pure d'amatore, vengano sottolineati da una musica. Ed anche il cineamatore comprende che oggigiorno almeno la musica è essenziale alla presentazione del suo film. Mentre tutti sappiamo che è possibile proiettare un buon film senza il “parlato“, un film senza la musica è inevitabilmente incompleto, senza vita.Anzi siccome ogni film, per quanto modesto, ha un suo carattere, o per meglio dire, ogni situazione del film vive in un'atmosfera particolare, ad ogni atmosfera corrisponde un certo tipo di musica.Ogni film, a rigore, avrebbe bisogno di un suo specifico sfondo musicale per esso appositamente creato, che s'imponga allo spettatore. Ma il dilettante non è in grado ovviamente di comporre o far comporre della musica originale che caratterizzi i suoi films, e perciò non può soddisfare tale necessità che ricorrendo a motivi noti, opportunamente scelti.Dal punto di vista rigorosamente artistico questo ripiego sarebbe inadatto perchè non si può evitare che lo spettatore, il quale pur si attende un commento musicale il più possibile adatto all'atmosfera del film, venga sviato da un motivo a lui già noto che nell'inconscio lo porta a ricordare i luoghi e le circostanze in occasioni delle quali lo ha sentito, ed alle quali rimane indissolubilmente legato. E' un gioco psicologico tanto più evidente quanto più noti e sfruttati sono i brani musicali in questione.Essendo inevitabili tali coincidenze, per renderle meno inopportune non resta al cineamatore che scegliere i motivi tra quelli meno conosciuti, purchè siano tali, da appartenere al tipo che più si adatti all'atmosfera del film stesso. Del resto una scelta dei brani fatta con cura può diventare un ottimo commento per un film come avrebbe potuto esserlo un motivo appositamente creato. Come scegliere la musica adatta?Si è detto del fenomeno che, nel riconoscere una musica ci si riporta inconsciamente al tempo, al luogo ed all'atmosfera, in cui la si è ascoltata ed ai ricordi che questi suscitano in noi. D'altra parte, siccome a determinate condizioni psicologiche corrispondono particolari tipi di musica, il ripetersi di tali circostanze porta gli ascoltatori ad aspettarsi per ogni atmosfera ed ambiente quei motivi che in analoghe occasioni si è abituati ad udire. E ovviamente, viceversa: all'ascolto dei vari tipi di musica corrispondono le rispettive reazioni emotive che subito si collegano a determinate atmosfere e situazioni psicologiche.La conoscenza di questo «meccanismo psichico» dello spettatore è quello che deve guidare il cineamatore nella scelta. Si tratta dunque di scegliere, tra migliaia di motivi, quelli che meglio si associano allo spirito delle immagini proiettate, così che la carica emotiva dei due mezzi espressivi si sommino per creare nello spettatore una sensazione viva e suggestiva atta a fargli capire ed apprezzare nel modo più efficace possibile la narrazione cinematografica nel suo complesso.Ecco quindi che si impone quindi il dilemma della scelta.Finora si sono fatte delle considerazioni di carattere generale. Ma passando alla pratica, bisogna far presente alcuni problemi posti dalla scelta della musica che valgono comunque, qualsiasi tipo di film si debba sonorizzare. Naturalmente, poi, a seconda che si tratti di un film familiare, di un film a soggetto, o di un documentario, si dovranno seguire particolari criteri che si potranno dedurre dalle considerazioni che farò nei prossimi post.Vorrei inoltre chiedervi (se avete voglia di farlo): fra tutte le clip find'ora postate quale vi è piaciuta di più dal punto di vista del sottofondo musicale?

2 commenti:

  1. Davvero una grande lezione, grazie!!!!!!!!!

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  2. Ciao Elettra benvenuta tra i miei lettori, ai quali mi rivolgo con questo commento: prossimamente svilupperò l'argomento del sottofondo musicale con il problema di coerenza con lo spirito del film;il problema del ritmo, della giusta durata e di adattabilità. Dovrete però attendere ancora qualche giorno: i tempi tecnici della stesura.
    Buona domenica.

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