Dal Film "I paesi della Luce"
Petra
Ma se intervengono delle variazioni, la musica dovrà seguirle con la massima corrispondenza, cioè avremo bisogno anche qui di una scrupolosa sincronizzazione. Ciò richiede un esame preventivo della durata delle varie sequenze, per poter calcolare esattamente la durata del pezzo e quindi quando il pezzo va interrotto per passare al seguente (con gli attuali software di montaggio la cosa è abbastanza semplice). Ma non è tanto il calcolo della durata ed il cambiamento che ci sembrano costituire il problema, quanto, nella scelta dei brani musicali, quello di trovare dei pezzi che, oltre agli altri requisiti, consentano di essere tagliati, sia pur «dolcemente» grazie alle dissolvenze, nei punti a noi necessari senza dare all'orecchio la sensazione della sospensione, cosa che dà sempre un pessimo effetto; per cui fate il passaggio in dissolvenza in corrispondenza della fine del brano, ovvero alla fine di una parte o di una frase. Quindi ascoltando le musiche per la scelta, dovrete tener presente anche questo fattore.
Per quanto riguarda il problema di adattabilità vi è della musica adatta alla sonorizzazione del film e vi è musica inadatta. Ciò sotto diversi aspetti: è preferibile che si orienti la scelta su pezzi eseguiti da piccoli complessi, tralasciando le esecuzioni delle grandi orchestre, soprattutto i forti «pieni ". Per quanto riguarda il tipo di musica: in genere per i film d'amatori è bene propendere per musiche semplici, non rumorose, con un'armonia orecchiabile e definita; solo in casi particolari e con scopi ben precisi ci si può scostare da questa linea. Si deve pensare che vi deve sempre essere un equilibrio tra forza espressiva ed intensità emotiva delle immagini e della musica ed in generale, sotto questo aspetto, i film di dilettanti non possono raggiungere alti livelli. Ecco perchè il commento musicale non può essere fatto con pezzi troppo intensi che soffocherebbero il significato narrativo della parte visiva. Anzi, la forza della musica (non già come volume ma sempre come mezzo emotivo) dev'essere sempre un gradino sotto. Inoltre, per le ragioni espresse all'inizio, si evitino i motivi troppo noti, le arie troppo popolari, soprattutto nel campo delle canzoni d'attualità; veramente queste ultime dovrebbero essere decisamente scartate, salvo esigenze particolari. Anche brani operistici, fatta qualche eccezione, non vanno bene, ai compositori classici sono piuttosto da preferire i brani di autori di musiche da film come:
John Barry-Elmer Bernstein-Ludovico Einaudi-Danny Elfman-Jerry Goldsmith-Bernard Herrmann-James Horner-Maurice Jarre-Emir Kusturica-Henry Mancini-Ennio Morricone-Javier Navarrete-Bruno Nicolai- Riz Ortolani-Nicola Piovani-Nino Rota-Max Steiner-John Williams-Hans Zimmer .
Nessun commento:
Posta un commento