La ditta inglese General Water Power Limited ottenne nel 1899 la concessione per la costruzione della Ferrovia del Bernina, da St.Moritz a Tirano, collegando così la località mondana all’intera rete europea. I lavori furono completati nel 1910 ma solo negli anni ‘40, contemporaneamente alla Bellinzona-Mesocco, la Ferrovia del Bernina, il cui elemento architettonico più emblematico è il viadotto elicoidale di Brusio, entrò a far parte della “Viafier retica”,una delle più vaste reti ferroviarie a scartamento ridotto del mondo. Prima dell’inizio della Grande guerra le principali vallate erano state raggiunte dalla ferrovia. L’allacciamento della RhB alla Ferrovia Visp-Zermatt e alla Furka-Oberalp creò nel 1930 il Glacier-Express, collegamento turistico ininterrotto di 291 km.
Gli ingegneri coinvolti, fra cui Hans Studer, spesso poco conosciuti dal grande pubblico, eseguirono progetti che rispettavano il paesaggio e ne valorizzavano gli aspetti a fini turistici. Grazie a loro i Grigioni possono promuovere un territorio unico al mondo, caratterizzato da un paesaggio bellissimo all’interno del quale scorrono i famosi “trenini rossi” che lo rendono ancora più caratteristico. La RhB è un capolavoro della tecnica in perfetta armonia con l’ambiente, un pezzo di bravura dell’era pionieristica ferroviaria e un esempio di gestione del paesaggio di alta montagna. È diventata un monumento culturale vivente di indubbia qualità che giustifica ampiamente l’inserimento della “Ferrovia Retica” nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Nei miei precedenti post: "Gallery" e "Movimenti di macchina", altre scene riprese dal Bernina Express.
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