Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

domenica 16 ottobre 2011

Itinerari e luoghi e la mia cinepresa - Qumran e il Deserto di Giuda

Uno dei luoghi più brulli del pianeta, dove spesso in estate la temperatura supera i 40 gradi e si creano affascinanti giochi di luci, è il deserto di Giuda. Qui, incontrastato, regna da sempre il nulla.

Quando ho fatto le riprese, era l’agosto del 2005, il caldo era incessante. L’aria era talmente rarefatta e bruciante da respirare a fatica. Sembrava di avere un fon accesso, alla massima potenza, proprio davanti al volto.

Il Deserto di Giuda, perfettamente preservato e inviolato, è’ denso di suggestioni, di emozioni rese dal paesaggio, ma anche dalla storia che trasuda. Siamo in Cisgiordania, lembo di terra dove si trovano le rovine di Gerico, la città più antica della Terra. La linea irregolare del profilo delle colline si spezza solo quando s’incontra un’oasi. Questi luoghi racchiudono in se, preziose come perle nelle loro ostriche, splendide riserve naturali e, come ogni deserto, è più vivo di quanto si pensi.

Tra il limite meridionale del deserto e le rive del Mar Morto è situata Qumran, una località abitata nei tempi lontani, da una comunità essena, in un monastero costruito tra il 150 a.C. e il 130 a.C. che vide varie fasi di occupazione finché, nell'estate del 68, Tito, al comando della legione X Fretensis, la distrusse.

Qumran è divenuta famosa in seguito alla scoperta, nel 1947, del Rotolo di Isaia (uno dei rotoli del Mar Morto), visibile in una riproduzione all’interno del piccolo museo o centro visitatori. Questo sito archeologico fu notevolmente rivalutato e ben presto gli studiosi riconobbero che gli edifici erano appartenuti a una comunità religiosa ebraica, supponendo quindi che fossero stati i membri di questa comunità a nascondere i rotoli nelle grotte fra i vicini dirupi.

La clip seguente è un sunto delle sequenze di maggior durata del mio film "I paesi della luce".


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