Caro navigatore che hai avuto l'incredibile fortuna di far naufragio sul mio blog, sei il benvenuto. Questo blog e’ qui per raccontarti un po’ di me attraverso la passione che ho per il cinema ed in particolare per quello amatoriale di viaggio. Non che mi aspetti che la cosa sia di alcun interesse per chiunque non mi conosca gia’. Condividere la nostra esperienza, significa offrire ad altri la possibilità di conoscerci così come noi ci percepiamo riscoprendo il nostro valore. Ci permette inoltre di trovare cose comuni e punti di contatto sentendosi così vicini e sviluppando sentimenti di unione. Il filmmaker è colui che realizza un corto, un documentario, uno spot pubblicitario, oppure realizza un prodotto audiovisivo curando tutte le fasi della realizzazione, dalla progettazione alla sceneggiatura, alle riprese, al montaggio. Una delle più importanti scoperte che feci ancora all'epoca in cui frequentavo le superiori è che il film è il più potente mezzo di comunicazione personale esistente sul pianeta. Nella propria tavolozza creativa, il film dà spazio a tutte le arti come fossero colori ben distinti: fotografia, musica, grafica, scrittura, belle arti, illustrazione, studi visivi e critici ecc. Il modo in cui un filmmaker miscela questi colori gli consente di imprimervi la propria firma, unica come la sua impronta.


Informazioni personali

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Busto Arsizio, Varese, Italy
Bolognese d'origine, trapiantato in Lombardia . Tra me ed i miei interessi c'è una correlazione talmente stretta che non saprei dire dove finiscano gli uni e cominci io o viceversa. Tra questi interessi prediligo la settima arte, mi piace un sacco imprimere in una ripresa un’azione, un momento di vita, quello che il mondo ci offre di bello e di brutto; diceva François Truffaut « Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia »

venerdì 13 gennaio 2012

Con la mia cinepresa in sotteraneo - Miniera di talco

C'è stato un tempo, narrano le cronache antiche, in cui la Val Germanasca era chiamata "Valle Scura" per l'impenetrabile ricchezza dei suoi boschi, per la complessità orografica e per la difficoltà di accesso.
Ora questa parte viene identificata come "Valle Bianca", in riferimento alle sue due principali ricchezze: la neve, abbondante soprattutto nell'Alta Valle, e il talco, il famoso "Bianco delle Alpi", come era conosciuto nei secoli scorsi, fin dal 1700.
Veniva estratto e lavorato in uno dei più importanti complessi minerari d’Europa: la Miniera Paola e la  Miniera Gianna.
Il complesso è situato poco sopra l'abitato di Prali, sulla sinistra orografica del Germanasca. Sul piazzale annesso all'imbocco della galleria si trovano tre edifici che un tempo erano adibiti ad uffici, officina ed alloggi. Le strutture di lavorazione sono in cemento armato, mentre gli edifici abitativi sono in pietra a vista. Ora il sito è riutilizzato dalla Comunità Montana a fini culturali e turistici ed ha un ruolo cardine nel progetto di valorizzazione della valle (Scopriminiera). È possibile infatti visitare 1500 m di sotterraneo, compreso un tragitto in trenino. Lungo il percorso di visita, vari pannelli esplicativi e materiale espositivo, permettono di effettuate una esauriente lettura dei processi lavorativi, mentre negli edifici esterni sono stati allestiti un punto di accoglienza, un Museo delle principali attività di valle ed un Centro di documentazione-laboratorio sull'attività mineraria.



Per saperne di più: http://www.scopriminiera.it/

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