Oggi 24 aprile si commemora in tutto il mondo il 97° anniversario del Genocidio degli armeni: una delle pagine più oscure, ed al tempo stesso meno divulgate, della storia del XIX secolo. Genocidio perpetrato dall'Impero Ottomano prima e dai Giovani Turchi poi, ai danni delle popolazioni armene stanziate da sempre sul territorio che comprendeva la parte nord-orientale dell'attuale Turchia e sulle terre a nord dell'Impero Persiano su fino alle cime del Caucaso.
Sulla Collina delle Rondini, nei pressi di Yerevan, in omaggio alle vittime è stato edificato il memoriale al genocidio; sicuramente il monumento più cupo di tutta Yerevan.
Costituiscono il memoriale :
A) Il museo in cui sono raccolte testimonianze scritte ed immagini (spesso molto crude), dai massacri hamidiani in poi.
B) Il monumento, costituito da dodici lastroni inclinati la cui simbologia è suscettibile di svariate interpretazioni (la più corrente è che rappresentino le dodici regioni dell''Armenia storica)
Al centro dei lastroni si trova una fiamma eterna spesso circondata da fiori, che è il vero cuore del Memoriale.
In occasione del 24 aprile 2005, per le celebrazioni dei novant'anni dalla strage degli intellettuali stambulioti che dette il via allo sterminio pianificato, i fiori portati dai visitatori intorno alla fiamma hanno formato un mucchio alto circa due metri.
C) L'alto “obelisco” a forma di stelo
D) Il parco dove si trovano i piccoli alberi di pino piantati dai leader stranieri durante le visite ufficiali.
Sebbene questo possa essere un luogo particolarmente triste, il ricordo dell'esperienza della visita non si potrà mai dimenticare.
La clip che segue, tratta dal mio documentario "L'isola degli altipiani", è stata ripresa il 23 aprile 2010, vigilia del 95° anniversario del triste evento: "Il grande male".
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